RAVANELLO

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Il ravanello possiede il nome scientifico di raphanus sativus e appartiene alla famiglia delle Brassicaceae, ed è una delle più numerose.

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Descrizione

La pianta del ravanello raggiunge l’altezza massima di un metro e una minima di 20 cm. Il ciclo biologico del ravanello è biennale, infatti la sua fioritura avviene il secondo anno. Il ravanello è una pianta erbacea e si presenta glabra. Le radici del ravanello è fittonante e il colore con cui si presenta il suo frutto è rosso vivo. Nella varietà di ravanello coltivato e non quello spontaneo di campo, le forme possono essere diverse: rotonda, semi-lunga, lunga. Il ravanello viene consumato in tutto il mondo, ma in alcuni Paesi è particolarmente utilizzato perché facente parte della dieta quotidiana. Il ravanello possiede tante caratteristiche e proprietà benefiche molto apprezzate nella fitoterapia.

RAVANELLO: COME SI COLTIVA E QUANDO SI RACCOGLIE

Il ravanello viene coltivato in serra e in pieno campo, a seconda del paese e della regione che provvede alla produzione. Il ravanello ha una buccia rossa e una polpa bianca croccante, dal sapore leggermente piccante. Il ravanello è una pianta monocarpica ed è ricca di proprietà nutritive utili per lo sviluppo dell’organismo umano. Il ravanello ha anche la famosa varietà del daikon chiamato rafano bianco. Diverse sono i principi contenuti nel ravanello, ad esempio la Vitamina B, Vitamina C, la Vitamina E, il fosforo, il magnesio e il potassio. Inoltre il ravanello è ricco di carotenoidi come il beta-carotene, la lutenina e zeaxantina. Il ravanello ha bisogno di un clima temperato-fresco e rifugge invece il caldo prolungato. Il terreno in cui coltivare il ravanello deve essere di impasto medio e soleggiato. La semina può essere svolta a mano o con il macchinario, a spaglio o a file, durante tutti i mesi dell’anno.

 

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